Il capitale investito in un’azienda si crea non solo attraverso il capitale apportato dal titolare o dai soci, ma anche con l’utilizzo del capitale di terzi (banche, finanziatori etc. ).
La leva finanziaria consente di valutare se un investimento deve essere effettuato tramite risorse interne all’azienda oppure tramite il capitale di debito.
La scelta di ricorrere all’indebitamento presso terzi non per forza deve risultare poco conveniente, anzi acquisire capitale di terzi, a volte, si rileva la scelta più corretta.
Sotto il profilo economico possiamo ottenere due distinte situazioni:
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- Se la redditività del capitale investito è maggiore della redditività del capitale di terzi (ROI >ROD) è conveniente l’indebitamento perché il capitale di terzi moltiplica la redditività del capitale proprio. Si crea un effetto leva sul debito che permette di massimizzare il ROE.
- Se la redditività del capitale investito è minore della redditività del capitale di terzi (ROI <ROD) in questo caso la redditività del capitale investito non è in grado di remunerare il costo del capitale di terzi e l’indebitamento non risulta vantaggioso. Conviene valutare altre possibilità.
L’indice misura quindi il grado di indebitamento dell’azienda, se il rapporto è elevato per gli investitori esterni il prestito di capitali diventa molto rischioso e quindi per l’azienda aumenta il costo dell’indebitamento, tramite un incremento degli oneri finanziari connessi al prestito. In alcuni casi l’istituto di credito potrebbe addirittura non concedere il prestito richiesto.
Attenzione a non generalizzare, l’indicatore deve essere attentamente analizzato poiché ci sono aziende sul mercato che hanno un elevato indice di indebitamento ma sono in salute.